La sfida dei prossimi anni per l’architettura e l’edilizia si chiama “rigenerazione urbana” con l’obbiettivo di ridurre il consumo del suolo e riqualificare aree urbane con fabbricati spesso caratterizzati da scarsa qualità architettonica e costruttiva. Le aree dismesse rappresentano un passaggio del più generale tema della rigenerazione urbana che in Italia ha una storia di ormai oltre cinquant’anni.
Uno splendido esempio di riqualificazione di un’area dismessa nei pressi del centro di Bergamo è rappresentato dalla Residenze Bergamo+ del Parco Locatelli che hanno preso il posto di un complesso di edifici appartenuti inizialmente alla Società Elettrica Bergamasca e poi all’Enel.
Note storiche
L’area oggetto dell’intervento di riqualificazione edilizia è situato ai bordi di Borgo San Lorenzo nei pressi del centro della città di Bergamo. L’area era occupata da una serie di edifici realizzati negli anni 60 sulla demolizione di edifici preesistenti datati 1910-1912.
Ora, dopo un lungo periodo di tempo trascorso tra l’inizio della progettazione e l’effettiva realizzazione, l’area compresa tra via Nullo e via Mazzini è diventata un nuovissimo complesso residenziale. A ricordare quegli anni lontani è rimasto l’edificio visibile ancora oggi passando da via Mazzini: lo realizzò l’architetto Luigi Bergonzo. Un pezzo di storia di un quartiere che è cambiato radicalmente senza dimenticare del tutto il suo passato.
Ora nell’area ci sono 120 alloggi per 18400 mq di superficie distribuita in cinque corpi di fabbrica per un’altezza massima di 7 piani fuori terra. Altri 1300 mq di superficie sono adibiti ad uffici e sono ricavati nell’edificio storico. Il progetto che si deve alla sapiente mano dello Studio di Antonio Citterio Patricia Viel and Partners, ha stile, eleganza e nel contempo assume una connotazione minimale. L’insieme degli edifici è una sorta di corte spezzata arretrata dal filo stradale come ha sottolineare la presenza del Parco Locatelli e il risultato è un insieme di edifici, spazi verdi e una piazza. Una grande architettura che offre loft, appartamenti e uffici di varie metrature, dotati di giardini, logge o terrazze, affacciati sulla Città Alta e sul Parco Locatelli. Le facciate, grazie alle eleganti logge e ai fronti sfaccettati, conferiscono all’intero complesso un nuovo senso di naturalezza e leggiadria.
I prospetti urbani sulle vie Nullo e Mazzini presentano un trattamento architettonico molto regolare sulla via Nullo con la presenza costante di Schermi oscuranti esterni in legno a protezione delle logge e serramenti in legno scuro che si alternano ad un rivestimento lapideo grigio scuro in grande formato a realizzare una facciata ventilata.
Su via Mazzini la medesima scansione accoglie il riflesso dell’edificio in stile liberty recuperato anch’esso dall’intervento.
I serramenti? Una sfida
Italserramenti ha curato la progettazione e la realizzazione dei serramenti
“Un lavoro complesso – sottolinea Roberto Galli, amministratore unico di Italserramenti – perché il progetto sottopostoci dalla committenza e dall’architetto è stato elaborato affinché il risultato finale relativo ai serramenti fosse di livello pari all’intera opera realizzata e fosse, comunque, di grande valenza sia estetica che prestazionale”.
Le richieste sono state:
- offrire la massima luce agli ambienti interni dell’edificio;
- contenere il livello della rumorosità proveniente dall’esterno;
- garantire alti livelli di sicurezza;
- abbattere le dispersioni termiche;
- evitare ogni spesa di manutenzione;
- avere un design esclusivo.
Per soddisfare queste richieste Italserramenti ha progettato un serramento specifico ad elevate prestazioni denominato “Allegri” realizzato in rovere.
La vetrazione è composta da un vetro isolante a doppia camera con trasmittanza termica Ug = 0,5 W/m2K con vetri di sicurezza e abbattimento acustico Rw di 43 dB.
“Abbiamo inserito i vetri a scalino” sottolinea Galli, “incollati strutturalmente dalla parte esterna del serramento per ottenere una migliore statica e contemporaneamente evitare costi di manutenzione. Con il nostro design dalle linee minimali siamo certi di aver interpretato i desideri degli architetti e soprattutto di aver realizzato un prodotto di grande durabilità nel tempo”.